I BATTISTI E L’8X1000
Nel 2008 l’Assemblea generale dell’Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia decise di usufruire, “per soli fini umanitari, sociali e culturali”, delle opportunità offerte dalla legge 222/85 attraverso l’8×1000.

E in linea con quella decisione, l’UCEBI continua ogni anno a utilizzare il 100% dei fondi ricevuti con estremo rigore, destinandoli – fino all’ultimo centesimo – esclusivamente ad interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali, in Italia e all’estero.

“CONSEGUENZE ZETA” è un progetto che ETNA ha presentato nel 2020 a seguito dei primi effetti della pandemia sugli adolescenti, cofinanziato dall’8X1000 dell’Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia.
Come è possibile leggere nella descrizione che segue, al momento della scrittura del progetto, si pensava ad uno scenario post pandemico. Oggi purtroppo siamo arrivati a Gennaio 2022, siamo al calcio di inizio del progetto e ci rendiamo conto che no, non siamo affatto in quello scenario che ingenuamente ci figuravamo. Ma proprio per questo, il nostro progetto assume un valore ancora più fondamentale. Se in fase di redazione del progetto infatti ci chiedevamo se sarebbe stato ancora attuale il tema della pandemia, oggi purtroppo ne consociamo la risposta.

Descrizione del progetto:

“CONSEGUENZE ZETA” è un progetto che lavora sugli effetti a medio e lungo termine degli agenti stressanti legati alle condizioni psicologiche imposte dalla pandemia. Il progetto vedrà il suo inizio nel gennaio 2022, momento in cui si spera, gli adolescenti – e dunque i destinatari del progetto – torneranno ad una vita con una routine della norma. Questo ci permetterà di proporre un lavoro aderente alla realtà. Un lavoro di ricostruzione e di reinserimento degli adolescenti nella società e nel gruppo dei pari.
Destinatari del progetto sono almeno 21 adolescenti tra i 13 e 21 anni che vivono e hanno vissuto gli ultimi mesi distanti dal gruppo tra pari rinunciando così a tutte quelle opportunità che la scuola, lo sport, il mondo esterno alla famiglia offre loro. Queste opportunità non sono semplicemente istruzione, movimento fisico e tempo libero, rappresentano quel ponte necessario da attraversare tra la fanciullezza e l’adultità.

I destinatari sono ambosessi, vivono nell’area metropolitana di Roma e frequentano licei e istituti professionali. Sono adolescenti che hanno vissuto la pandemia lontana dai loro coetanei e dai loro professori; adolescenti che hanno vissuto di didattica a distanza, schermi digitali e confronto quasi esclusivamente con la propria famiglia. Sono Italiani, ma anche stranieri, figli di immigrati e appartenenti a famiglie con minori opportunità culturali ed economiche.

Caratteristiche dei destinatari a seconda delle fasce di età:

Fascia 13-15 anni – in questa fascia, i protagonisti sono i cambiamenti dovuti alla pubertà (fisici, corporei, ecc.) ed alla elaborazione che avviene all’interno del confronto costante con l’altro (che viene a mancare in questo periodo di Pandemia.

Fascia 16-17 anni – il focus potrebbe essere la è la scoperta dell’altro, come compagno di condivisione delle esperienze e come soggetto con cui sperimentare la dimensione affettivo-sentimentale (le prime relazioni: che il Covid19 sta rimandando ad un tempo altro)

Fascia 18-21 anni – è la fase della pianificazione del futuro, che essendo incerto e condizionato anche da possibili criticità familiari intervenute (genitori disoccupati a causa del Covid19, perdite di familiari causate dalla Pandemia, ecc.), potrebbe limitare le risorse dell’adolescente ed orientarlo verso una disattivazione (essendo anche privo di figure-guida, ora potenzialmente impegnate a “rialzarsi”, poco propense all’ascolto dei figli, per esempio negli strati più vulnerabili della società, nelle periferie, nelle famiglie di immigrati).

IL PROBLEMA DA RISOLVERE:

riassumendo l’analisi del contesto, l’isolamento e lo stravolgimento della routine dovute al contenimento della pandemia Covid-19, hanno impattato sul naturale, sano e fondamentale processo di crescita dell’adolescenza, causando così un Gap tra fanciullezza e adultità negli adolescenti di oggi.

IL PROCESSO:

La soluzione non può essere certo quella di restituire questo tempo bensì quella di ridurre gli effetti che questa condizione ha causato agli adolescenti. Attraverso la presa in carico delle emozioni, la  la presa di coscienza e la metabolizzazione della sana conflittualità, il fare focus sulla propria identità e sulla familiarizzazione con i cambiamenti somatici e psicologici propri della fase evolutiva dell’adolescenza. Restituendo così uno spazio entro cui poter ritrovare il processo mancato o compiuto per parti.  Proponiamo dunque, in linea con l’identità e le attività della nostra associazione, delle psicoterapie mirate ad un target adolescente.

OBIETTIVO DEL PROGETTO:

Ridurre gli effetti legati allo snaturamento delle abitudini di vita degli adolescenti dovute alle misure di contenimento della pandemia Covid-19.

Le terapie di “CONSEGUENZE ZETA” avranno luogo nella sede di ETNA – Progetto di Etnopsicologia analitica aps – Via Firenze 38, Roma 00184

Se rappresenti una scuola sul territorio di Roma e provincia e vuoi proporre il nostro progetto ai tuoi studenti, scrivici!

Se sei un genitore di una ragazza o un ragazzo tra i 13 e i 17 anni e desideri avere maggiori informazioni sul progetto, scrivici!

Se hai tra i 18 e i 21 anni e desideri avere maggiori informazioni sul progetto, scrivici!

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